Episodio 4: Le basi dell'apprendimento del cane - Parte 1

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Trascrizione

In questo episodio parliamo di un argomento fondamentale: come imparano i nostri cani. Capire come funziona la mente del nostro cane è un po’ come trovare il manuale di istruzioni che nessuno ci ha dato quando abbiamo portato a casa quel batuffolo di pelo.

Quante volte ci siamo chiesti: ma come faccio a fargli capire che il divano non è un trampolino olimpionico? Oppure: perché mi guarda con quella faccia da “non ho capito niente” quando gli chiedo di sedersi?

Beh, oggi scopriremo proprio questo: come funziona l’apprendimento canino. Alla fine di questo episodio spero che avrete una visione completamente nuova del vostro cane e chissà, forse anche di voi stessi. Prima di tutto, dobbiamo partire dalle basi: cos’è l’apprendimento? In parole semplici, è il modo in cui acquisiamo conoscenze attraverso le esperienze che viviamo. Vi faccio un esempio. Quando imparate a suonare la chitarra, all’inizio le vostre dita sembrano fatte di legno, ma con la pratica… Magari non diventerete Jimi Hendrix, ma sicuramente migliorerete e quelle note così difficili diventeranno più semplici. E lo stesso vale per il vostro cane, anche se dubito che impari mai a suonare la chitarra (ma chi lo sa, su YouTube ci sono video di tutto ormai!). Scherzi a parte, l’apprendimento nei cani avviene principalmente in due modi: apprendimento non associativo e apprendimento associativo.

Sembra complicato, vero? Allora, vi faccio un po’ di chiarezza. Iniziamo con l’apprendimento non associativo. Questo si divide in due categorie principali: la risposta a nuovi stimoli o cambiamenti nell’ambiente e l’insight. La risposta a nuovi stimoli o cambiamenti nell’ambiente si divide a sua volta in tre tipi diversi: abituazione, sensibilizzazione e facilitazione.

L’abituazione è quando il cane si abitua a uno stimolo ripetuto e smette di rispondere. È come quando entrate in un negozio con la musica di sottofondo: all’inizio la notate, poi dopo un po’ non ci fate più caso. Il vostro cane fa esattamente lo stesso. Un esempio di abituazione: immaginate il primo giorno in cui avete acceso l’aspirapolvere davanti al vostro cane. Probabilmente è scappato via di colpo, rifugiandosi da qualche parte come se un mostro ruggente avesse invaso la casa. Ma col passare del tempo qualcosa potrebbe cambiare. L’abituazione entra in azione nel momento in cui il cane impara ad ignorare del tutto quel rumore, continuando a sonnecchiare mentre voi combattete eroicamente contro i peli che loro stessi disseminano ovunque. La sensibilizzazione è l’esatto opposto dell’abituazione. In questo caso, più uno stimolo si ripete, più la reazione diventa intensa. È come le vertigini: più sali in alto, peggio ti senti. Ho visto cani che dopo aver avuto un’esperienza negativa con altri cani diventavano sempre più reattivi a ogni nuovo incontro. È un po’ come quando ci scottiamo con il ferro da stiro: la volta dopo stiamo ancora più attenti. E infine, abbiamo la facilitazione: qui il comportamento migliora con la pratica. È come quando fate jogging: all’inizio vi manca il fiato dopo 5 minuti, ma continuando ad allenarvi, diventa sempre più facile. I cani che imparano a saltare gli ostacoli nell’agility, per esempio, con la pratica diventano sempre più fluidi ed eleganti nei loro movimenti. La seconda categoria dell’apprendimento non associativo, come dicevo prima, è l’insight o intuizione. Avete presente quei momenti “eureka!” quando la lampadina si accende improvvisamente? Anche il vostro cane li ha!

Per esempio, quando capisce all’improvviso come aprire la porta o come raggiungere quel giocattolo sotto il divano senza averlo mai fatto prima. È quel momento magico in cui vedi il tuo cane fermarsi, pensare e poi… BOOM! Ha trovato la soluzione! Passiamo ora all’apprendimento associativo. Qui le cose si fanno davvero interessanti.

Si tratta, infatti, di imparare attraverso l’esperienza e l’esposizione continua a uno stimolo e avviene in due modi principali: condizionamento classico e condizionamento operante. Ma cosa significa condizionamento? In parole povere, è quando il cane impara ad associare uno stimolo neutro a uno stimolo che provoca una reazione naturale. Iniziamo con il condizionamento classico, reso famoso dallo scienziato Ivan Pavlov.

Immaginate la scena: Pavlov suona una campanella e subito dopo mostra a un cane una ciotola di cibo. Il cane, naturalmente, inizia a salivare quando vede il cibo. Ma cosa succede dopo diverse ripetizioni? Il cane inizia a salivare al suono della campanella, quindi ancora prima di vedere la ciotola! È un po’ come quando sentite la sigla del vostro programma preferito e, anche se state in cucina, vi precipitate in salotto. Anche se non avete ancora visto la TV, sapete che sta per iniziare. Questo è esattamente ciò che succede quando il vostro cane vi sente prendere il guinzaglio e impazzisce di gioia: non ha ancora visto la passeggiata, ma sa che sta per arrivare. Avete mai notato come il vostro cane sia già alla porta mentre voi state ancora cercando le chiavi? O come si precipiti in cucina quando sente il rumore della ciotola?

Questi sono tutti esempi di condizionamento classico nella vita quotidiana. Passiamo ora al condizionamento operante che si basa sul principio del rinforzo. In parole semplici, il cane viene premiato quando fa qualcosa di giusto. Non è un’associazione passiva come nel condizionamento classico, ma un apprendimento attivo basato sulle conseguenze delle azioni. Facciamo un esempio concreto: se ogni volta che il vostro cane vi guarda spontaneamente voi gli date un premietto, cosa succederà?

Presto inizierà a guardarvi più spesso perché ha imparato che guardarvi porta a qualcosa di buono. È un po’ come quando ricevete uno sconto con un acquisto: tornerete in quel negozio perché sapete che avrete dei prezzi interessanti e lo farete ogni volta che riceverete uno sconto. È esattamente la stessa cosa.

Nel prossimo episodio esploreremo i vari metodi pratici di addestramento e l’importanza del legame uomo-cane. Non perdetelo! E anche per oggi, siamo arrivati alla fine di questo episodio di Abilmente Vivere con il Cane. Spero che i consigli di oggi ti abbiano ispirato a rafforzare il legame con il tuo fedele compagno, perché ogni passo insieme è un passo verso una connessione ancora più profonda. Grazie per averci ascoltato e se vuoi continuare a scoprire nuove strategie e curiosità, non dimenticare di seguirci. Alla prossima e ricorda: il legame che costruisci con il tuo cane è il regalo più bello che puoi fargli. Ciao!

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