Episodio 10: Shaping: Divertirsi con il cane

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Trascrizione

Benvenuti a “Abilmente Vivere con il Cane”, il podcast per costruire un legame speciale con il tuo amico a quattro zampe. Io sono Elisa, educatrice cinofila, e ti guiderò tra consigli e curiosità per vivere al meglio con il tuo cane.

Certo Lily, andiamo! E tu, vieni con noi? Allora, allaccia il guinzaglio, si parte?

In questo episodio parliamo di una tecnica di apprendimento che trovo semplicemente geniale. Si chiama shaping. Magari ne avete già sentito parlare, o magari no, ma vi assicuro che è un modo fantastico per divertirsi con il proprio cane e allo stesso tempo farlo diventare un piccolo Einstein a quattro zampe. Cos’è lo shaping?

Immagina di voler insegnare al tuo cane a fare qualcosa di nuovo, tipo mettere le zampe su uno sgabello. Con lo shaping, invece di guidarlo fisicamente o attirarlo con un bocconcino, lo lasciamo pensare. Lo shaping, che significa letteralmente modellaggio, è un processo graduale. In pratica, premiamo ogni piccolo passettino, ogni minimo tentativo che il cane fa nella direzione giusta.

È un po’ come giocare ad acqua, fuoco, fuochino, ma per cani. Lui sperimenta, prova, sbaglia, riprova e noi siamo lì a dirgli “bravo” con un premio ogni volta che si avvicina anche di poco all’obiettivo finale.

Richiede un po’ più tempo all’inizio, forse sì, soprattutto con cani che non sono abituati a ragionare in questo modo, ma la soddisfazione è immensa! Vedere il proprio cane che capisce da solo cosa fare è impagabile. E la cosa bella è che una volta che hanno capito il meccanismo, i cani diventano dei fulmini nell’imparare cose nuove con questo metodo. Da dove arriva questa idea?

Dobbiamo ringraziare Burrhus Frederic Skinner, uno psicologo che studiava il comportamento. Lui ha iniziato a lavorare con questo metodo con un tipo particolare di animale: i piccioni. Uno dei suoi esperimenti premiava un piccione ogni volta che accennava a girare su se stesso. Piano piano, rinforzava solo le rotazioni più complete, finché il piccione non ha imparato a fare una pirouette perfetta per ottenere il premio.

Tutto questo è legato alla teoria del condizionamento operante. Paroloni a parte, significa che l’animale impara perché capisce che una sua azione porta a una conseguenza positiva: il premio. Associate questo metodo ai cani e… beh, nulla da dire, solo risultati straordinari.

Ma cosa succede nella testolina del nostro cane quando lavoriamo in shaping? Succede una magia: il cane smette di essere un esecutore passivo e diventa un partner attivo. Impara a imparare, capisce che provare cose nuove, sperimentare, porta a qualcosa di bello. Questo sviluppa tantissimo la sua capacità di risolvere vari problemi, aumenta la sua fiducia in se stesso perché non si sente sotto pressione, ma si sente libero di esplorare e migliora incredibilmente la comunicazione tra noi e lui.

Diventa più attento, più coinvolto. Stiamo letteralmente stimolando il suo cervello e stiamo rafforzando il nostro legame. Ora addentriamoci un pochino di più: lo shaping si può dividere in due tipi: il micro shaping e il macro shaping.

Nel micro shaping siamo super precisi: premiamo ogni singolo, minuscolo progresso. Per esempio, se vogliamo che il nostro cane entri in una scatola, con il micro shaping premeremo quando guarda la scatola, quando fa un passo verso la scatola, quando si avvicina, quando la tocca con il naso, quando la tocca con una zampa, quando mette entrambe le zampe anteriori all’interno, quando prova a metterci anche le posteriori, fino ad entrarci completamente. E qui ci sarà il jackpot! È qualcosa di perfetto per i cani principianti, gli aiuta a sviluppare la flessibilità mentale, un passettino alla volta.

Se con il micro shaping si va a premiare ogni piccolo passo verso l’obiettivo, con il macro shaping si premiano solo i comportamenti chiave, i macro passaggi. Mantenendo l’esempio con la scatola, il premio arriverà quando il cane guarda la scatola, poi quando la tocca in qualsiasi modo, poi quando mette almeno una zampa all’interno ed, infine, quando entra del tutto. Questo metodo è più veloce, ideale per cani già esperti di shaping, oppure per quelli che hanno già capito che devono interagire attivamente con l’oggetto, o anche per quei cani super curiosi e intraprendenti di natura.

Quale scegliere fra micro shaping e macro shaping? Dipende dal tuo cane, puoi anche combinarli. Quali sono i vantaggi dello shaping? Beh, come dicevamo, super autostima per il cane, flessibilità mentale, comunicazione con il proprietario e la possibilità di insegnare comportamenti anche molto complessi. Persino delle sequenze, le cosiddette catene di comportamenti, come il fargli mettere i giochi nel cesto, o cose ancora più articolate, come per esempio, aprire un cassetto, prendere un oggetto, portarvelo e richiudere il cassetto.

Ci sono anche degli svantaggi dello shaping, anche se sono più che altro accortezze da avere. E sono: avere tempo e pazienza, perché le sessioni devono essere brevi. Parliamo di 3 minuti per i cuccioli e 5 per gli adulti. Questo per non friggere il cervello del nostro amico. Inoltre, le sessioni vanno sempre chiuse con successo. Un altro svantaggio è quello che serve precisione chirurgica nel premiare. Il click, se usi il clicker, o il tuo “bravo”, devono arrivare esattamente nel momento in cui il cane fa la cosa giusta. L’imprecisione crea solo confusione. Anche il rischio di frustrazione è uno svantaggio. Se chiedi troppo o il cane non capisce, potrebbe mollare.

Quindi bisogna pianificare bene gli step prima di iniziare e sapere cosa premiare. E sì, se usi il clicker, devi saperlo usare bene, altrimenti è controproducente. Ma in pratica, come si fa? Smettiamo di voler insegnare al nostro cane a toccare uno sgabello con la zampa sinistra. Vediamo insieme i passaggi preparatori e la sua esecuzione.

Primo passaggio: definire l’obiettivo in modo super preciso. Per esempio, toccare con la zampa anteriore sinistra lo sgabello posto a un metro da dove il cane parte. Il secondo passaggio è pianificare gli step. Per esempio: quando guarda lo sgabello; quando fa un passo verso lo sgabello; quando ci si avvicina; quando si protende; quando tocca col naso; quando sposta il peso del corpo sulla zampa destra; quando alza la zampa sinistra e, infine, quando tocca con la zampa sinistra. Il terzo passaggio è scegliere un marker: un clicker o una parola marker. Il quarto passaggio è preparare i premi più gustosi che avete. Questo è un passaggio importantissimo, perché il premio va dato sempre nel punto di partenza. Così il cane torna indietro e ripete il percorso. Inoltre, questo metodo evita che resti incollato all’oggetto aspettando il cibo. Il quinto passaggio è quello di essere flessibili. Se vedete che il cane è in difficoltà, non insistete. Abbassate le vostre pretese e tornate piuttosto allo step precedente. Lavorateci ancora un po’ e riproverete a proseguire nelle sessioni successive.

Quindi, gli step durante la sessione di lavoro saranno: posizionare lo sgabello. Il cane lo guarda. Click e bocconcino al punto di partenza. Ripetere finché non guarda intenzionalmente lo sgabello. Poi, aspettate che faccia un passo verso lo sgabello. Click e bocconcino al via. Poi due passi: click e bocconcino al via. E così di seguito, aumentando gradualmente la richiesta, passando per il tocco col naso, lo spostamento del peso, l’accenno ad alzare la zampa giusta, fino al fatidico tocco. E lì: jackpot di premi e feste! Quando il cane ha capito e lo fa spontaneamente, iniziate a inserire il comando vocale, come per esempio “Tocca!”. Il comando vocale deve essere inserito subito prima che lui parta per eseguire l’azione. Piano piano assocerà la parola al comportamento. Le sessioni, come detto precedentemente, devono essere brevi: tre minuti per i cuccioli e cinque per gli adulti, poi una pausa. Quando riprenderete (dopo mezz’ora, qualche ora o anche il giorno dopo), ripartite dallo step precedentemente raggiunto nell’ultima sessione, così da consolidare meglio quel passaggio prima di proseguire con il passaggio successivo.

Sembra un lavorone? Forse all’inizio, ma i benefici sul modo di pensare del cane sono enormi. Vedrete che con la pratica il vostro cane diventerà sempre più veloce, passando magari da solo dal micro shaping al macro shaping. E poi si crea un solido rapporto, soprattutto mentre lo aiutate a ragionare, diventando il suo punto di riferimento, la sua guida fidata. La gioia che prova il proprietario, il cane la sente ed è una ricompensa potentissima, a volte più del cibo o dell’elogio. Si crea quindi un circolo virtuoso di entusiasmo e fiducia. Ci si sostiene a vicenda. È un lavoro di squadra stupendo. E ora una piccola chicca divertente.

Vuoi fare pratica con il tempismo del clicker prima di provarci col cane? Coinvolgi un familiare o un amico ignaro di quello che andrete a fare. Decidi un obiettivo segreto, come per esempio: andare al tavolino e appoggiare la mano sinistra col palmo in su. Fate entrare il vostro amico nella stanza e iniziate a cliccare senza parlare. Clicca ogni volta che fa un movimento verso l’obiettivo. Vedrai che piano piano, guidato solo dai tuoi clic, capirà cosa deve fare. È un esercizio utilissimo per te e garantisce un sacco di risate. Provateci!

Insomma, lo shaping è davvero un metodo straordinario. Stimola il cervello del cane, lo rende più autonomo, sicuro di sé, capace di risolvere problemi. Certo, richiede pazienza, precisione e osservazione, ma permette di insegnare cose incredibili, anche complesse, rafforzando il vostro legame in un modo unico. Ne vale assolutamente la pena!

E anche per oggi siamo arrivati alla fine di questo episodio di Abilmente Vivere con il Cane. Spero che i consigli di oggi ti abbiano ispirato a rafforzare il legame con il tuo fedele compagno, perché ogni passo insieme è un passo verso una connessione ancora più profonda. Grazie per averci ascoltato e, se vuoi continuare a scoprire nuove strategie e curiosità, non dimenticare di seguirci! Alla prossima e ricorda: il legame che costruisci con il tuo cane è il regalo più bello che puoi fargli. Ciao!

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