Do as I do: Quando il cane impara guardandoti!

Cosa significa
Il Do as I do è un metodo di apprendimento che permette al cane di imparare osservando il comportamento umano, senza l’uso di tecniche tradizionali come il luring (guidare il cane con il cibo) o il shaping (rinforzare piccoli step progressivi). In italiano significa letteralmente Fai come faccio io e, per insegnarlo al cane, è necessario seguire una serie di passaggi ben definiti.
Storia
Ideato dalla dottoressa Claudia Fugazza, questo metodo si basa sull’apprendimento sociale, ovvero la capacità del cane di osservare e comprendere un comportamento per poi riprodurlo. Gli studi della dott.ssa Fugazza hanno dimostrato che il cane può apprendere attraverso due modalità principali: imitazione e replicazione.
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Nell’imitazione, il cane riproduce il comportamento in modo simile a quello osservato: ad esempio, se vede una persona chiudere un’anta con la mano, può usare la zampa per fare lo stesso.
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Nella replicazione, invece, il cane comprende lo scopo del comportamento ma trova un modo alternativo per eseguirlo: per chiudere l’anta, ad esempio, potrebbe preferire usare il muso invece della zampa, se lo ritiene più efficace.
Secondo i suoi studi, questo metodo non solo facilita l’apprendimento, ma permette anche al cane di ricordare il comportamento più a lungo e di generalizzarlo in contesti diversi. In altre parole, il cane impara ad applicare l’azione appresa anche in situazioni nuove.
La complessità del ragionamento che il cane deve fare
Il Do as I do aiuta il cane a sviluppare una capacità di ragionamento più complessa rispetto al semplice associare un’azione a una ricompensa. Questo perché si basa sull’apprendimento sociale, ovvero la capacità di osservare e comprendere il comportamento altrui per poi riprodurlo.
In pratica, il cane deve capire che quando ci muoviamo, in alcuni momenti gli stiamo mostrando un’azione da imitare, mentre in altri no. Questa distinzione rappresenta una delle difficoltà principali del metodo. Inoltre, il cane deve tradurre il nostro movimento da bipedi in un’azione compatibile con la sua struttura quadrupede, un processo che richiede un notevole sforzo cognitivo e una grande flessibilità mentale.
A cosa serve?
Il Do as I do è un metodo di apprendimento avanzato, non adatto per insegnare esercizi di base come il richiamo o la condotta al guinzaglio, perché non è pensato per questo scopo. Viene invece utilizzato per insegnare comportamenti complessi, come quelli richiesti ai cani da assistenza: ad esempio, aprire un cassetto o interagire con specifici oggetti su comando.
Essendo un metodo avanzato, è particolarmente indicato per cani che hanno già esperienza nel lavoro e hanno sviluppato una buona elasticità mentale. Tuttavia, anche un cane senza esperienza può apprendere attraverso questo metodo, soprattutto se è naturalmente curioso e osservatore.
Fasi di apprendimento
Per insegnare al cane con il Do as I do, ci sono due approcci possibili:
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In autonomia
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Con l’aiuto di un’altra persona
Apprendimento in autonomia
Per utilizzare questo metodo da soli, il cane deve già conoscere almeno tre comandi vocali che possiamo eseguire anche noi umani. Una volta acquisiti, si segue questa progressione:
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Dimostrazione e associazione al comando vocale
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Il proprietario esegue uno dei tre comportamenti appresi (es. salire su uno sgabello).
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Dice “Do it”, seguito dal comando vocale già noto al cane.
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Quando il cane esegue il comportamento, riceve un premio.
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Questo passaggio viene ripetuto con tutti e tre i comandi, in ordine casuale.
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Eliminazione del comando vocale
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Quando il cane inizia a rispondere correttamente al “Do it” senza bisogno del comando vocale, si elimina quest’ultimo.
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La sequenza diventa: dimostrazione del comportamento → “Do it” → comportamento del cane → premio.
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Ripetere su tutti i comandi finché il cane risponde correttamente 8 volte su 10.
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Creazione di un nuovo comportamento
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Una volta consolidata la capacità di imitazione, si introduce un nuovo comportamento (es. toccare una campanella).
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Il proprietario dimostra l’azione, dice “Do it”, e il cane tenta di ripeterla.
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Ogni tentativo corretto viene premiato.
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Inserimento del comando vocale
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Quando il cane esegue il nuovo comportamento 8 volte su 10, si introduce un comando vocale.
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La sequenza diventa: dimostrazione → comando vocale → “Do it” → comportamento del cane → premio.
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Eliminazione del “Do it”
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Quando il cane risponde 8 volte su 10 al solo comando vocale, si elimina il “Do it”.
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La sequenza finale è: dimostrazione → comando vocale → comportamento del cane → premio.
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Apprendimento con l’aiuto di un’altra persona
Questo approccio prevede l’uso del clicker e di un aiutante per facilitare il processo. L’obiettivo è far comprendere al cane che osservando un altro individuo può imparare un comportamento e ottenere una ricompensa.
Esempio: insegnare al cane a premere un pulsante
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Dimostrazione con l’aiutante
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L’aiutante preme il pulsante.
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Il proprietario clicca con il clicker e consegna un bocconcino all’aiutante.
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Si ripete più volte, in modo che il cane osservi e associ il comportamento al premio.
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Interazione spontanea del cane
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Il cane inizierà a interagire con il pulsante (annusandolo, toccandolo leggermente, ecc.).
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Ogni interazione, anche se incompleta, viene cliccata e premiata.
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A premiare il cane è sempre l’aiutante.
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Imitazione del comportamento
- Si continua finché il cane non comprende che eseguendo l’azione dell’aiutante ottiene una ricompensa.
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Inserimento del comando vocale
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Prima che l’aiutante prema il pulsante, il proprietario introduce un comando vocale.
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Si ripete tutto il processo dicendo il comando vocale prima dell’azione, finché il cane non risponde direttamente al comando.
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Accortezze
Per ottenere il massimo dal Do as I do, è fondamentale seguire alcune accortezze:
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Evitare segnali secondari involontari
Durante la dimostrazione, bisogna stare attenti a non compiere movimenti anticipatori o emettere suoni involontari, per evitare che il cane li interpreti come il comportamento da imitare. -
Variare i comandi
Se si lavora in autonomia, è importante non ripetere lo stesso comando più di due volte consecutive, per sviluppare la flessibilità mentale del cane e aiutarlo a generalizzare ciò che ha imparato. -
Mantenere il contatto visivo
Il contatto visivo aiuta a mantenere alta l’attenzione del cane e a cogliere i suoi segnali comunicativi, essenziali per comprendere il suo stato d’animo e il livello di apprendimento. -
Chiudere sempre in modo positivo
Le sessioni devono concludersi con un successo, in modo che il cane associ l’attività a un’esperienza positiva e gratificante. -
Dare tempo al cane per ragionare
È importante non avere fretta: il cane deve poter riflettere e sviluppare autonomamente le proprie competenze senza pressioni.
Pro del Do as I do
Il Do as I do è un metodo straordinario perché:
- Sviluppa la flessibilità mentale del cane attraverso l’apprendimento sociale.
- Migliora la comunicazione e la comprensione tra cane e proprietario.
- Rafforza il legame tra i due, creando una relazione più solida e collaborativa.
- Permette al cane di apprendere anche da persone diverse dal proprietario.
Eleva l’educazione e l’addestramento oltre il semplice appagamento dei bisogni primari (cibo, acqua), sfruttando il rinforzo sociale, un potentissimo stimolo motivazionale.
Contro del Do as I do
Nonostante i suoi numerosi vantaggi, questo metodo presenta alcune sfide:
- Richiede che il cane abbia già esperienza con l’apprendimento e l’addestramento, per evitare eccessivi stress e frustrazione.
- Necessita di una comunicazione precisa: ogni incoerenza o imprecisione può confondere il cane e portarlo a eseguire comportamenti errati.
- Il proprietario deve avere una buona coordinazione e consapevolezza del proprio linguaggio corporeo, per trasmettere messaggi chiari e coerenti.
Conclusione
Il Do as I do è un metodo di apprendimento ricco di benefici, che stimola le capacità cognitive del cane e rafforza la relazione con il proprietario. Tuttavia, richiede attenzione, precisione e pazienza. Se applicato correttamente, offre al cane un’opportunità unica di sviluppare intelligenza, competenze e una comunicazione più efficace con il suo umano.
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